Pasolini - Il fantasma del presente (1970-1975)
-
Visite: 2152
di Roberto Chiesi
DETTAGLI
EAN | 9788882521639
ISBN: 888252163X
Lingua |
Pagine | 275
Prezzo | 22,00 € Brossura -
DESCRIZIONE
La vita e l'opera di Pasolini, la sua passione, il suo coraggio, la sua costante disponibilità a mettersi in gioco, esercitano un richiamo che sembra crescere con il tempo. Il panorama politico e culturale di questi anni frammentato, confuso, percorso da tensioni dagli esiti imprevedibili - ha bisogno di voci capaci di incidere, se non di convincere. E Pasolini era e resta una di quelle. Questo libro prosegue la ricerca di Moscati dopo gli anni in cui ha conosciuto, frequentato e si è sforzato di capire il poeta, romanziere, regista, scrittore corsaro: protagonista di percorsi, mestieri, esperienze che provano una vitalità sfrenata, drammatica, gioiosa nei giorni migliori (quelli del primo cinema, degli interventi, delle amicizie, dei viaggi), ma anche disperata; e non per vicende personali che pure esistono - e il libro le racconta andando in profondità; bensì per l'isolamento da cui questo artista, ricco di idee per tutti, si sforzava di uscire. Il suo è un "romanzo esistenziale" sacro per dignità e pensiero; e inviolabile patrimonio di chi non lo commemora, ma ne avverte acutamente la mancanza.
Volumi pubblicati per il centenario
Lingua |
Pagine | 240
Prezzo | 18,00 € Brossura - EPUB con DRM 4,99 €
DESCRIZIONE
E’ uscito proprio in questi giorni l’ultimo libro di Dacia Maraini, da molto tempo una delle nostre migliori pensatrici escrittrici di sempre, dedicato a tutto tondo suo grande amico e sodale, insieme con Alberto Moravia, a lungo compagno della scrittrice. Il 5 marzo lo scrittore, il critico, il cineasta, ma, soprattutto, l’intellettuale, lucido, visionario, che ha lasciato in eredità previsioni di un futuro che, a volte pare realizzarsi puntualmente davanti ai nostri occhi, compirebbe cento anni.
Ed invece la sua morte - quella morte che sempre c’accompagna, direbbe Pavese - che lui aveva assurdamente e coerentemente previsto, lo ghermì, a novembre saranno 47 anni, restituendolo a ricordi indelebili, ad una nuova vita che ormai fa parte della storia che dal Secol Breve si allunga ai tempi nostri e oltre. Del suo vissuto artistico, letterario e della sua fine oggi Dacia Maraini ha deciso di ricordare e raccontare, lei che è stata, come detto, una delle amiche più vicine a Pier Paolo, come Adriana Asti, Laura Betti, Elsa Morante, per non citare che alcune donne per lui importantissime, parti essenziali della sua vita, quasi imprescindibili, come spiega anche Dacia nelsuo libro. E in queste pagine la scrittrice compone, soffonde e narra, in un dialogo in forma di epistolario, intimo, profondo, rispettosamente affettuoso, le esperienze artistiche e cinematografiche, le idee ed i viaggi condivisi con Alberto Moravia e Maria Callas alla scoperta del mondo ed in particolare dell’Africa. Non casuale, forse, l’Africa: si dice che sia la Madre di tutti, tutti verremmo da lì, geneticamente e chi ci va una volta, non vede l’ora di tornarvi, uterino porto sicuro.
E questo concetto di maternità riferito al femminile, alla Donna considerata quasi esclusivamente come Madre - il riferimento al rapporto viscerale, esclusivo di Pasolini con la madre Susanna tanto da fargli pensare all’incesto il solo pensiero di rapportarsi con donne – Dacia l’ha ben chiarito nel corso della prima presentazione del suo libro fatta a Roma con il critico e studioso Marino Sinibaldi mercoledì 2 marzo scorso, a cura della Casa del Cinema di Roma e di Neri Pozza Edizioni, le stesse che han pubblicato il volume. “ Io penso di averlo capito fino in fondo, PierPaolo – ha confidato La Maraini, in questa occasioneed ha proseguito:
- Il suo rapporto con le donne era sempre madre e figlio… La Donna era la Madre… L’aborto per lui era una violenza perché lui era il bambino; sarebbe stata una violenza fatta contro di lui, anche se, in effetti, non era così, era un suo pensiero, un suo sentimento di vita. Io penso che l’aborto sia il prodotto di una società dei padri, non delle madri sennò si sarebbe trovato un altro ‘modo’, un altro mondo…Ed ecco una parte delle nostre discussioni….(…)”.
Lo stile intessuto di grazia e dolcezza, ma anche di quella componente razionale e ferma, caratteristica della scrittura di Dacia, fanno di questa sua ultima opera un ‘fil-rouge’ della memoria ad unire passato, presente e futuro e non solo l’opera piú significativa, ma l’unica voce possibile per capire oggi chi è stato davvero un uomo come Pier Paolo Pasolini che ha fatto la Storia della Cultura del Novecento.
Maria Cristina Nascosi Sandri
Volumi pubblicati per il centenario
Un’impresa editoriale molto ambiziosa: un dizionario dedicato all’universo poetico, espressivo, estetico, linguistico, intellettuale e alla biografia di Pier Paolo Pasolini con l’apporto di cinquanta studiosi di letteratura, cinema, teatro, arte, musica e antropologia.
Scrittore “corsaro”, poeta d’opposizione, cineasta suscitatore di “scandalo”, Pier Paolo Pasolini è stato un instancabile protagonista di polemiche e l’autore di folgoranti anticipazioni su fenomeni ancora all’ordine del giorno (la deriva capitalistica, l’omologazione culturale, il consumismo del superfluo, lo sviluppo senza progresso). A 100 anni dalla nascita e a 47 anni dalla morte, Pasolini è ancora a noi contemporaneo e costituisce un “caso” politico-culturale a cui si fa continuo riferimento. Eroe del nuovo ma attento ai valori del passato, rivoluzionario incline alla contraddizione, votato alla classicità ma pronto a sperimentare linguaggi anche inediti, portato allo spiazzamento e all’intempestività, con la sua opera sterminata e proteiforme (narrativa, poesia, cinema, teatro, saggistica) ha affrontato temi generali ed eterni come il destino dell’uomo, il mito della Natura e della Storia, il senso sacro della vita e della morte, facendone materia di confronto, sfida, spesso provocazione. La forza e l’inesauribile vitalità della sua voce sono il tema di “Tutto Pasolini”, un volume che con il contributo di 50 saggisti, accademici e critici militanti italiani e francesi, presenta l’Opera Omnia dell’Autore, mettendone in evidenza la profondità e la straordinaria attualità. Come scrive Joubert-Laurencin nel suo saggio: «Pasolini non ha mai smesso di morire nell’ultimo mezzo secolo, eppure è nato e non ha mai smesso di vivere da un secolo, prima nella sua vita, poi nella sua eredità». “Tutto Pasolini”, con la forma di un dizionario-laboratorio diviso per voci alfabetiche di facile e funzionale consultazione, raccoglie l’intera opera pasoli- niana e un’ampia e aggiornata rappresentazione del pensiero critico sull’Autore. Dalla “A” di Accattone alla “C” di Censura, dalla “R” di Religione alla “S” di Sartre. Il volume riunisce decine di schede per comporre un’ideale tassonomia ragionata di quel continente che è stata l’opera di Pasolini, un artista rinascimentale del secondo Novecento.
Nel volume si passa dalla narrativa alla poesia, dal cinema al teatro, dalle famose invettive pasoliniane pubblicate sul «Corriere della sera» alla proficua frequentazione di altre discipline (semiologia, strutturalismo, antropologia) e di arti come la pittura, la musica, la danza. Pensato non solo per un pubblico di specialisti, bensì immaginando un’auspicabile nuova generazione di lettori, “Tutto Pasolini” propone un’ampia scelta di testi che pur salvaguardando completezza e qualità assicurano un tono leggibile e volutamente non accademico. Completano il volume un ricco apparato iconografico, una biografia completa e una selezione di testi pasoliniani.
Volumi pubblicati per il centenario