Il cinema "straccione" e l'isola di Utopia
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Il cinema "straccione" e l'isola di Utopia
Cinema del pensiero laterale, esperienza di un cinema possibile. (pagg.122 L.14.000).
Il libello è un resoconto personale fatto di tracce, proprie testimonianze e citazioni tratte dai grandi Autori del cinema d'arte, fratello maggiore del cinema povero, non ufficiale, marginale, sotterraneo che at/traversa la nostra cultura. Il cinema "straccione" è terra di rivolta, di innovazione, luogo dell'esperimento. E' periferia dell'arte dove artisti si ritrovano per riunire le loro forze in un progetto anti-industriale.
La rivolta del cinema "straccione" sta nel non prostituirsi, non si preoccupa di essere di successo, minando appunto le fondamenta del cinema industriale, mercantile, commerciale.
E' il tentativo, quasi infantile, di contrastare la produzione commerciale, molto potente ma poco disposta ad osare e quindi nonostante tutto, ritenuta fragile. A voi lettori spetta aprire gli occhi al di là dello schermo bianco del cinema.
AGLI AUTORI IL TENTATIVO DI OSARE.
(Tratto dal quarto di copertina del libro, in vendita in tutte le librerie oltre che ordinabile presso l'editore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 0871/402573 o su Internet sul sito www.unilibro.it .) Hanno scritto...... http://www.anarca-bolo.ch/a-ivista/248/14.htm