Al film C’est la vie! di Eric Toledano, Olivier Nakache il premio di Diari di Cineclub alla Festa del Cinema di Roma.

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#RomaFF12 | 26 ottobre – 5 novembre 2017
Al film C’est la vie! di Eric Toledano, Olivier Nakache il premio di Diari di Cineclub alla Festa del Cinema di Roma.
Menzione speciale ai film: Prendre le large di Gaël Morel e Tomorrow and thereafter di Noémie Lvovsky
Premio Diari di Cineclub
La Giuria del Premio Diari di Cineclub – periodico indipendente di cultura e informazione cinematografica, seconda edizione, composta da: Ugo Baistrocchi (presidente), rappresentante dei lavoratori MiBACT; Angelo Tantaro, direttore di Diari di Cineclub; Anna Maria Stramondo, funzionaria MiBACT; Catello Masullo, critico cinematografico; Mario Patanè, organizzatore di eventi culturali; Maria Caprasecca, redazione Diari di Cineclub;  Nino Genovese, critico cinematografico e storico del cinema; Paola Dei, Psicologa dell’Arte del Cinema; Sergio Sozzo, direttore web magazine Sentieri Selvaggi; Simone Emiliani, supervisore editoriale Sentieri Selvaggi; riunitasi sabato 4 novembre ore 15 presso la sede della Festa al Villaggio del Cinema, Viale P. de Coubertin, ha attribuito il Premio Diari di Cineclub al film:
 
C’est la vie
di Eric Toledano, Olivier Nakache
(selezione ufficiale)
Una commedia italiana alla francese che avrebbe potuto dirigere Ettore Scola. Un film corale orchestrato con ritmi e tempi perfetti dove si racconta la società in tutti i suoi molteplici aspetti: generazionali, razziali, maschili-femminili, sessuali. Un’esprit de finesse che si manifesta anche nella fotografia dove il gioco di figura-sfondo fa emergere alternativamente ora le emozioni, ora i personaggi stessi, ora gli ambienti creando atmosfere degne della comédie francese. 
 
Ha inoltre assegnato le seguenti menzioni speciali:
 
Prendre le large
di Gaël Morel
(selezione ufficiale)
Il film è un esempio di cinema che racconta la realtà, in cui la Sandrine Bonnaire di "Senza tetto né legge", ragazza libera, anarchica e perciò emarginata da una società conformista, interpreta, trent'anni dopo, l'operaia di una società capitalista neofeudale che emargina anche gli integrati riportandoli, se non reagissero, a condizioni oggettive "sans toit ni loi".
 
Tomorrow and thereafter
di Noémie Lvovsky
(sezione Alice nella città)
La regista e interprete Noemi Llovsky racconta la solitudine è la vitale follia di una madre e di una figlia con un realismo poetico che non nasconde i lati oscuri e malati dei personaggi ma ne evidenzia la visionarietà e immaginazione anticonformiste realizzando un film che coinvolge lo spettatore stimolandone l'empatia.
 
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