Il premio di Diari di Cineclub a Red Light di Waszarow Toma
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in Albo d'Oro
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L’inizio di Red Light è come un racconto di Franz Kafka. Un conducente di autobus si ferma al semaforo rosso. Passano i minuti e il semaforo non cambia. I passeggeri gli chiedono di ripartire perché il semaforo è rotto, ma ’uomo vuole rispettare le norme. Il corto assume perfettamente la struttura di un racconto per terminare nella costruzione di una favola. Il poeta romantico tedesco Heinrich Von Kleist scriveva nel XVIII che “quando una legge è ingiusta, la ragione deve imporsi al di sopra della legge”. Nel cuore della nostra società ci sonomolte leggi ingiuste, che possono essere abrogate attraverso l’insurrezione e la rivolta. Come è possibile mette re in discussione la legge? Il conduttore dell’autobus di Red Light non vuole metterla in discussione, fa parte di un mondo educato nella vecchia burocrazia comunista che accettò l’ordine senza discussioni. Ma purtroppo all’interno del microcosmo del bus avviene qualcosa che discute l’ordine e questa cosa è il riconoscimento che in un mondo molto individualizzato qualche volta è possibile rivendicare la solidarietà. I passeggeri mangiano insieme un’anguria e il conducente riceve un gesto di tenerezza che lo aiuta a rivedere le cose, a distruggere il falso ordine imposto. Red Light è una piccola grande pellicola.