Libro Rosso

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 1952. Da qualche mese del Congresso FICC – Federazione Italiana dei Circoli del Cinema era appena avvenuta una scissione al proprio interno, era nata la UICC – Unione Italiana dei Circoli del Cinema, che aveva pubblicato un circostanziato ‘Libro rosso’ una documentazione sulla situazione della FICC con tanto di liste di proscrizione e appello ai circoli di abbandonare la FICC poiché politicizzata e comunista, cosa riprovevole per una parte degli italiani. In quello stesso congresso era stato eletto presidente Cesare Zavattini.

Scrive del “Libro rosso”, tra gli altri, Gian Piero Brunetta, in “Il cinema neorealista italiano: Storia economica, politica e culturale”: 1952. Esce a cura della UICC, un “Libro rosso” che riecheggia il blacklisting americano. Questo proprio mentre la FICC produce il suo massimo sforzo di riunificazione.

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