Il cortometraggio italiano antifascista di Carlo di Carlo
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La sera del 26 settembre 1943 i rappresentanti della Comunità Israelitica di Roma sono informati dal maggiore delle S.S. Herbert Kappler che gli ebrei devono versare, entro un giorno e mezzo, cinquanta chili d’oro. Se l’ordine non viene rispettato - dichiara il Comando tedesco - duecento ebrei saranno deportati in Germania. Il quantitativo richiesto è raggiunto e superato. Gli ebrei romani sono convinti che il pericolo è scongiurato, ma, all’insaputa delle truppe tedesche di stanza a Roma, secondo un ordine segreto del Reich che stabilisce la deportazione di centinaia di famiglie ebree nei lager nazisti, il 15 ottobre giunge dal nord un reparto specializzato delle S.S.
Ansano Giannarelli, con 16 ottobre 1943, che narra con rara efficacia questo tremendo episodio, ci ha dato unitamente al Fornari delle Lettere di condannati a morte della Resistenza e al Risi de Il delitto Matteotti uno dei cortometraggi più significativi. Tutto è svolto, in questo documentario, con precisione meticolosa e perfetta; il racconto è essenziale e studiato in ogni suo dettaglio. La paura, il terrore, I’angoscia di quelle giornate rivive, in 16 ottobre 1943, con una carica drammatica bruciante. La fotografia di Marcello Gatti è stupenda, lucida, tagliente: coglie con sapiente bravura una Roma autentica e l’atmosfera livida e spenta del momento; il montaggio è perfettamente aderente al ritmo che occorre alla narrazione, serrata e concisa; la regia puntualizza tutte le situazioni drammatiche e il clima ossessivo della vicenda; la sceneggiatura rigorosa.
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